AORARCHIVIA

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CHRISTIAN SCARBOROUGH

 

 

  • BUMP IN THE NIGHT! (1991)

Etichetta: So Bad Records Reperibilità:scarsa

 

Di questa unica testimonianza lasciataci da Christian Scarborough non si può certo dir bene, ma neppure condannarlo senza attenuanti. È uno di quei prodotti indie messi assieme alla garibaldina, senza un filo conduttore, prodotti e registrati alla meno peggio, alternando canzoni discrete ad altre da dimenticare. “Night Songs” è una specie di arena rock, monotono e all’acqua di rose, ma “Rock Tonight” fa davvero pena: non è solo in ritardo di una decina d’anni – a cominciare dal titolo:  si era nel 1991… – anche se fosse uscita nel 1981 sarebbe risultata soporifera: tutta tramata di coretti fessi, sembra il prodotto di una versione svaccata e rimbambita degli Autograph. Anche “Fire” suona vecchia, ma almeno è più elettrica e decisa, mentre “Back On My Feet Again” vorrebbe essere una ballad ma è trita più che banale e afflitta da una qualità audio esecrabile, lo strumento che si sente meglio è il basso… “Satisfy Me” non c’è male; svelta, un po’ Surgin’, un po’ Legs Diamond. E anche “Brothers” riesce benino, seguendo la scia dei Journey pre ‘Escape’, mentre la saltellante “Good Morning Jennifer” suona vagamente Bryan Adams e non è affatto da buttare. Migliora la resa fonica con “Call Me Any Time”, ballatona tutta piano e tastiere che però dice poco, va meglio “Are You Ready”, un altro arena rock, anche questo arrivato però fuori tempo massimo e con una qualità audio di nuovo sull’andante. “Welcome to the Business” ripropone più o meno la ricetta di “Brother”, “Smooth” chiude le danze con uno swing alla Van Halen, ma molto patinato e con un suono pessimo: peccato, perché la canzone non è male e con un altro mixaggio avrebbe potuto risultare davvero buona.

Aggiungendo al quadro la voce curiosa del cantante, le timbriche opache degli strumenti, e il fatto che spesso e volentieri il mixaggio sembra fatto da un incompetente, non meraviglierà il fatto che ‘Bump in The Night’ sia una autoproduzione. Stupisce invece il fatto che una etichetta pirata brasiliana abbia ritenuto di ristamparlo (ma su CDr) nel 2014.